Il Postmodernismo

L'Arte Postmoderna e Contemporanea

La modernità, contraddistinta dalla sua ferrea fiducia nel progresso, nella conoscenza, nella scienza e nei sistemi di pensiero consolidati, esaurisce la sua spinta innovatrice nella seconda metà del Novecento.

Emerge, allora, nella società e nel mondo dell'arte una nuova sensibilità che supera la modernità, facendone emergere le contraddizioni e le mancate promesse.

Il termine post moderno è utilizzato fin dagli anni Trenta, tuttavia il grande pensatore che lo teorizza in modo sistematico è il filosofo francese Jean Francois Lyotard, autore del saggio La condizione post moderna, pubblicato nel 1979.

Il post-modernismo mette in discussione l'obiettività e la razionalità novecentesche per indagare l'inafferrabilità e la perdita di riferimenti stabili che contraddistinguono la società alle prese con le sfide rappresentate dal crollo delle ideologie e dalla globalizzazione.

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Ogni ambito della società viene analizzato attraverso la nuova forma di pensiero, volta a fornire una nuova interpretazione della realtà in cui viviamo.

Particolarmente significativo è il contributo del filosofo francese Jean Baudrillard, artefice della teoria che interpreta la nostra società come abitata da simulacri, immagini virtuali che hanno soppiantato la realtà.

Ci si potrebbe allora interrogare attorno al ruolo dell'arte in una realtà che è stata uccisa e così fanno gli artisti, dopo aver frantumato i propri soggetti con le avanguardie del Primo Novecento.

Il mondo sensibile è stato mostrato nelle sue molteplici facce dai cubisti, è emerso nel suo lato più nascosto e personale grazie agli artisti surrealisti, è stato reso nel suo incessante movimento dai futuristi ed ora è giunto il momento di interrogarsi sul futuro della pittura, della scultura, del cinema e della letteratura...

 

 


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